domenica 16 dicembre 2012

L'abbraccio mortale a Mario Monti

Ormai è chiaro che la proposta di Berlusconi a Mario Monti, di guidare tutto il rassemblement dei moderati, è una polpetta avvelenata servita al premier uscente. Se il professore infatti decidesse di accettare questo ruolo non farebbe altro che ricevere il marchio e la benedizione di colui che la comunità internazionale ha ormai bollato come inaffidabile. Quella stessa comunità internazionale che ha già esternato il proprio endorsement nei confronti di Monti e di quest'anno di governo. 
E' inoltre ridicolo che chi la scorsa settimana ha di fatto sfiduciato politicamente questo governo in parlamento, oggi proponga una riedizione dello stesso. Delle due l'una: o questa esperienza di governo è piaciuta oppure no. Nessuno è stupido, e sappiamo bene che l'ennesima giravolta di Silvio Berlusconi e del Pdl è il frutto della figuraccia rimediata dall'ex premier lo scorso 13 novembre al vertice del PPE. Con l'invito a sorpresa di Mario Monti, Silvio Berlusconi, uno dei leader più di lungo corso nella storia dei popolari europei, è stato di fatto sfiduciato dal gotha del partito. Uno schiaffo. L'ennesimo dopo quello del 16 novembre 2011, e che ha costretto Berlusconi a una nuova trovata politica in vista delle imminenti elezioni. 


A questo punto, possiamo attenderci davvero di tutto. Dispiace soltanto che Mario Monti si trovi costretto a entrare nell'agone politico, abbandonando quasi del tutto la sua istituzionalità super partes. A mio avviso, l'unica soluzione politicamente possibile dopo le prossime elezioni è un governo di centro-sinistra guidato da Bersani e allargato all'area filomontiana, con il professore al Quirinale. Berlusconi e i populisti lasciamoli pure a casa. 

AV

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