Una scena tratta dal film The Day after Tomorrow |
1) Il "fiscal cliff" americano: se nei prossimi giorni non venisse approvato dal Congresso americano un provvedimento in grado di evitare il precipizio fiscale, l'economia americana rischia di piombare nel caos e di trascinare con sè l'intera economia mondiale. Il mancato rinnovo degli sgravi fiscali, promossi da Bush e poi proseguito anche con Obama, rischia di far schizzare il deficit americano alle stelle;
2) Le tensioni tra israeliani e palestinesi: lungo quasi un secolo, il conflitto che in questi giorni sta prendendo piede nella striscia di Gaza rischia di infiammare l'intera regione e di gettarla nel caos. Il tutto mentre la diplomazia americana non ha più un segretario di stato come la Clinton (che rimarrà in carica fino a gennaio) e il Pentagono risente del duro colpo subito con lo scandalo Petraeus;
3) La nuova Cina di Xi Jinping: con l'elezione del nuovo segretario del Partito Comunista cinese, Pechino si prepara ad affrontare le sfide di un paese che continua nella transizione verso lo sviluppo ormai non solo economico. Il miglioramento degli standard di vita della classe media e la lotta alla corruzione, che questo nuovo segretariato promette di riformare, renderanno la Cina un soggetto sempre più importante anche al di fuori degli scenari economici;
4) La crisi europea: anche se ormai da anni il vecchio continente sente pesare come un macigno sul proprio destino la stretta dei mercati, la ripresa della crisi è ancora lontana. Nei prossimi anni, infatti, l'Europa rischia di impoverirsi ancora di più e di dover rilanciare la propria crescita su nuove basi e su una maggiore integrazione.
Forse i Maya avevano ragione. Ma chi si aspetta terremoti e catastrofi naturali si rassegni.
AV
Forse i Maya avevano ragione. Ma chi si aspetta terremoti e catastrofi naturali si rassegni.
AV
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