Rupert Murdoch in compagnia del figlio James e di Rebecca la rossa |
Il primo scossone all'impero di Rupert Murdoch è venuto proprio dal Regno Unito. E' infatti proprio nella terra di John Locke che si sta consumando da diverse settimane a questa parte l'erosione di Newscorp, uno dei più grandi conglomerati d'informazione esistenti al mondo. Il magnate australiano, presente nel nostro paese con il canale a pagamento Sky, è infatti rimasto vittima di una terra che della stampa libera ha fatto la sua bandiera nel mondo. Così, se il giornalismo da quarto potere di tipo anglosassone è ritenuto una delle basi di una democrazia sana, è pur vero che i metodi scorretti usati dal gruppo Murdoch per cucire scandali sensazionalistici hanno di fatto sgretolato un muro di inganni e menzogne. Un mondo fatto di intercettazioni e ricatti, in una commistione tra pubblico e privato che sfiora e oltrepassa ogni limite. Con la complicità di Scotland Yard, l'organismo investigativo per eccellenza nella terra di Sua Maestà, i giornali di Murdoch hanno infatti per anni intercettato e spiato personaggi importanti (da David Beckham a Paul MacCartney fino a Jude Law) svelando poi con scoop da prima pagina sul News of the World retroscena che altrimenti sarabbero rimasti privati. Una pratica assolutamente scorretta quella messa in campo dal giornale, diretto dall'ormai famosa Rebecca la rossa, uno squalo a caccia di notizie a qualunque prezzo. Il resto è tutto dire, con la stessa rossa che viene arrestata e il News of the World che dopo 168 anni è costretto a chiudere. Uno scandalo senza precedenti che ha travolto e rischia ancora di travolgere pezzi grossi del mondo dell'informazione e delle istituzioni britanniche, mentre vi è la non remota possibilità che il caso si estenda a macchia d'olio fino agli Stati Uniti.
Resta comunque un precedente nella storia del giornalismo libero, e per questo nessuno è più in grado di fare moralismi su libertà di stampa e simili. Alla fine della fiera, questo abuso di professione costerà davvero caro, ma non tanto a Murdoch - ormai spalle al muro - quanto all'immagine della stampa anglosassone nel mondo. Una stampa obiettiva, oggettiva e basata sui fatti. Almeno fino a ieri era questo il modello di giornalismo anglosassone. Peccato che oggi anche questo modello sia decaduto di fronte all'evidenza che dietro ogni grande impresa c'è un grande imbroglio.
Resta comunque un precedente nella storia del giornalismo libero, e per questo nessuno è più in grado di fare moralismi su libertà di stampa e simili. Alla fine della fiera, questo abuso di professione costerà davvero caro, ma non tanto a Murdoch - ormai spalle al muro - quanto all'immagine della stampa anglosassone nel mondo. Una stampa obiettiva, oggettiva e basata sui fatti. Almeno fino a ieri era questo il modello di giornalismo anglosassone. Peccato che oggi anche questo modello sia decaduto di fronte all'evidenza che dietro ogni grande impresa c'è un grande imbroglio.
AV