mercoledì 6 agosto 2014

La Sapienza che preferisce Schettino a Ratzinger

Una lectio magistralis (che in latino significa la "lezione del maestro") è una lezione che un esperto su una determinata materia tiene davanti a un gruppo di studenti universitari. Come si può ben capire, si tratta di un privilegio che viene dato a delle personalità eminenti, la cui ampia conoscenza su un tema gli permette di ricevere un invito a parlare davanti a una platea di giovani laureandi. 
A quanto pare però, la Sapienza di Roma, una delle più antiche università italiane, la stessa che sette anni fa impedì all'allora Papa Benedetto XVI di inaugurare l'anno accademico 2007/2008 con una sua lectio magistralis, ha regalato questo privilegio lo scorso 5 luglio ad una figura ben più degna: Francesco Schettino. Il comandante dell'ormai famosa Costa Concordia - più famosa forse per la sua rimozione che per i 33 morti nelle acque dell'Isola del Giglio - ha infatti tenuto una sua lectio sulla gestione del panico in situazioni di emergenza davanti agli studenti di un Master in Scienze Criminologiche dell'università romana.
Che un potenziale criminale come Schettino (saranno comunque i giudici e i processi in corso a dirci se Schettino lo è o meno) venga invitato a parlare di un tema simile davanti a studenti di criminologia, in uno degli atenei più prestigiosi d'Italia, la dice lunga sullo stato di salute delle università e dell'istruzione nel nostro paese. Che sia una trovata pubblicitaria o un'azione di marketing voluta dagli organizzatori del master non è dato saperlo. Tuttavia, si tratta di una scelta di cattivo gusto, che snatura l'alta funzione educativa che dovrebbe avere un intervento davanti a studenti universitari. 
Una cosa però è certa, alla Sapienza di Roma, docenti, rettore e responsabili della comunicazione dell'ateneo ritengono abbia più valore una lectio dell'esemplare comandante che abbandonò la nave che quella di un pontefice.     

AV

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